Collalto Sabino, inerpicato sul cocuzzolo di un monte, svetta elegante intorno al suo maestoso castello, imponendosi all’attenzione anche del viaggiatore più distratto. Il paese sorge a 980m s.l.m. e fa parte della cerchia dei Borghi più belli d’Italia.

Storia

Risalgono circa al 900 le prime notizie storiche di Collis Altus. Il borgo nasce quando, per effetto delle scorrerie saracene, le popolazioni della valle del Turano si ritirano sui rilievi montuosi. Collalto si forma intorno alla torre d’avvistamento, situata nel punto più alto del colle e diventata il maschio del Castello. Nel 1297, Carlo d’Angiò cede Collalto, fino ad allora sotto la giurisdizione dell’Imperatore del Sacro Romano Impero Federico II di Svevia, alla Curia Pontificia. Durante il XV secolo, il paese è diviso a metà tra il contado compreso nel Regno di Napoli e la baronia di proprietà dello Stato Pontificio e circa un secolo dopo la baronia di Collalto è ancora un’isola giurisdizionale di confine tra il regno di Sicilia e lo Stato della chiesa. Nell’anno 1641 il feudatario Nicola Soderini cede il castello al cardinale Francesco Barberini, apportandogli migliorie e trasformandolo in residenza estiva. In quello che è l’anno dell’Unità d’Italia, il 1861, il 3 febbraio un esercito di borbonici, popolani e briganti saccheggia il borgo e il castello. Questo episodio, inserito nel fenomeno storico nazionale del brigantaggio e ampiamente documentato dalle cronache del tempo, è il prezzo che Collalto, terra di frontiera, paga per la sua decisione di aderire al giovane Regno d’Italia.

Monumenti e luoghi da visitare

Castello Baronale: ci appare oggi dopo il restauro del secolo scorso e quello degli ultimi anni, riporta nell’impianto generale l’impronta della ristrutturazione operata dal barone Alfonso Soderini nella seconda metà del XVI secolo quando, oltre al palazzo, anche la rocca fu rimaneggiata per essere trasformata in fortezza d’artiglieria. La rocca conserva il suo aspetto sei-settecentesco articolandosi su una torre centrale quadrata e due torri angolari rotonde, e una serie di garitte, baluardi, postazioni. Attraverso scalinate si raccorda al palazzo baronale, la cui fronte principale si affaccia sull’abitato. All’interno del Castello c’è un ampio parco con l’antico pozzo, e sulla sommità il mastio, dal quale si gode un panorama a 360 gradi. Con occhi di sentinella, lo sguardo può spaziare dal Gran Sasso al Terminillo e alla Maiella. La maestà dei monti circostanti appare in tutta la sua luminosità al tramonto, quando si accendono le luci dei 34 paesini tutti visibili ad occhio nudo dagli spalti della fortezza. Risale al XV secolo la cinta muraria che racchiude le antiche case di pietra.

esterno Castello Baronale

interno Castello Baronale

veduta da una delle torri

Fontana ottagonale in piazza della Podesteria

Piazza della Podesteria

Palazzo Latini (XIII-XVII sec.), recentemente restaurato, situato nel punto più alto del paese

esterno di Palazzo Latini

Giardini di Palazzo Latini

Altri luoghi di interesse posso essere raggiunti con delle escursioni, come il convento di Santa Maria e ammirarne il portale del XV secolo, le rovine dell’antico Castello di Montagliano e, per i più arditi, ci si può inerpicare sul Monte San Giovanni per vedere l’antica abbazia edificata sui resti di un preesistente tempio romano.

Eventi e manifestazioni

• 17 Gennaio, Festa di S. Antonio, per tradizione la Famiglia Latini distribuisce alla popolazione piccole pagnotte di pane benedetto.
• 25 Marzo, Madonna dell’Annunziata, ogni anno una famiglia la prende in consegna.
• Giugno, Festa di S. Antonio. Processione che parte dal piccolo santuario a P.za Immagine.
• 3 Settembre, S. Gregorio, Giornata Festiva per il Santo Patrono. Ogni anno una famiglia prende in consegna la statuetta.
• Ottobre, 1° Sabato, Madonna Addolorata. 1a Domenica, Madonna del Rosario. Processione per le vie del borgo.
• 13 Dicembre, si festeggia S. Lucia, ogni anno una famiglia prende in consegna la statuetta.
• 23 Giugno, Notte Romantica, in collaborazione con l’associazione Borghi più belli d’Italia e il Comune.
• Dicembre : IL PAESE DI BABBO NATALE – Domeniche con mercatini di Artigiani che espongono nelle cantine del Borgo, gastronomia, divertimento per i bimbi e la presenza di Babbo Natale nella sua dimora.

Piatti tipici

Il menu è sterminato, ecco l’elenco: Polenta alla spianatora con spuntature di maiale, frascarelli con gli sfrizzoli, sagne olio, aglio e pomodoro, gnocchetti di farina di grano e granturco, Strozzapreti, cordicelle olio, aglio e pomodoro, zuppe di fave, cicerchie e ceci, minestra coi fasoi (fagioli), fettuccine ai funghi porcini, salsicce di cinghiale, salsicce di fegato con scorza di arancia,
salami, prosciutti e salsicce di maiale, che qui è ancora allevato con i metodi tradizionali. Pizza ‘nfranscata, cioè cotta sotto la brace. Tra i dolci, la nociata (noci tritate e miele tra due foglie di alloro), i ciammeglitti (ciambelline al vino), il serpentone, il pangialle, i mostaccioli, le pastarelle con le nocchie, le crostate con ogni tipo di marmellata: uva, mele cotogne, castagne, prugne, more, fichi. Il prodotto tipico di Collalto è la castagna.